Cervelli in fuga

Autostoppista: ho sognato una conversazione con un cervello. Fuoriusciva dall’orecchio di una persona di cui non vedevo il volto.

Neurom: pensi di sapere chi fosse?

Autostoppista: no, una persona discreta, non ha mai interrotto il breve dialogo.

Neurom: che ti ha detto il cervello?

Autostoppista: non ricordo molto. Andava di fretta però sembrava in difficoltà ad uscir fuori. Ripeteva solo che stava “emigrando”.

Neurom: non capisco, dove era diretto?

Autostoppista: non ne ho idea.

Neurom: perché andava via?

Autostoppista: mi sembra di aver capito che non riusciva più a sostenere le richieste del suo ex proprietario.

Neurom: che tipo di richieste?

Autostoppista: attività di ogni genere fatti di energia, ricordi, pensieri, elementi chimici mai visti prima.

Neurom: e tu cosa hai fatto?

Autostoppista: ho consigliato all’uomo di starnutire*. Ma non lo ha fatto, come se fosse indifferente.

Neurom: e poi?

Autostoppista: ho provato ad aiutare il cervello a migrare.

Neurom: ci sei riuscito?

Autostoppista: no, mi sono svegliato.

 

*Nel trentacinquesimo aforisma del Corpus Hippocraticum, ai problemi di isteria causati dai movimenti dell’utero all’interno del corpo, si consiglia di far starnutire la donna. Chiaramente il sogno ha confuso l’utero con il cervello. Chissà che gli passava per la testa.
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