Tu Stultus Es

Ti racconto un storia capitata al tuo amato autostoppista psicologo che senza alcuna premeditazione l’ha connessa ad un principio regolatore stupido quanto si vuole ma regolatore di ogni cellula del sistema terrestre.

Stamattina con la macchina svolto in una strada a senso unico e mi imbatto in una macchina che sta arrivando contromano. Anzi, sta quasi per raggiungere la fine della strada, in controsenso. Il conducente mi fa cenno di andare indietro, i gesti esprimono palesamente il fatto che ormai è meglio che sia io a retrocedere così che possa uscirne fuori, in controsenso s’intende.

Non ti preoccupare, sono episodi che non si presentano spesso qui Roma. Insomma non più di un paio di volte al giorno. Sono allenato a questo genere di situazioni automobilistiche. Nella maggiorparte dei casi i conducenti sono estremamente chiari sulla questione: fanno tutti così. È molto semplice, la responsabilità è distribuita tra l’urbanistica, la massa, gli strafottenti che sono gli altri, gli extracomunitari. In poche parole, è colpa del contesto.

In un buon numero di casi il conducente “costretto” all’errore si difende con una comica autodisabilità: “ahh davvero, sei sicuro che ho sbagliato? Non ho proprio visto il segnale, ma guarda un po’! Ma sei proprio sicuro?” Tuttavia, rapidamente, passa alla giustificazione contestuale (la città, il tempo, la vita, l’universo).

Stai bene attento, nessuno mai ti dirà: dannazione, ho sbagliato! Eccetto rari casi, le persone quando sbagliano tendono ad attribuire la responsabilità al mondo esterno. Al contrario, i buoni risultati lo spiegano con la loro competenza o il loro buon senso.

Self-serving bias, ecco il principio che regola il comportamento di ogni cellula, di ogni robot e ogni idea astratta che sprizza da sistemi autoriproducenti. “Io sono meglio”, dimentichi al più presto ciò che fai sbagliato, racconti subito a tutti le tue gesta che hanno avuto successo. In un brillante libro di Sam McRaney trovi un’ampia rassegna di questo genere di scorciatoie della tua ragione. Il libro si intitola beffardo: You are not so smart, tu non sei così in gamba. Io lo traduco in latino che mi sembra altrettanto efficace: Tu Stultus Es!

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