Il cervello che scambiò il piede per un orgasmo

When+Harry+Met+Sally+Parafrasando il titolo di un celebre libro di neurologia: “la donna che scambiò il suo piede per un orgasmo”, ho trovato nel The Journal of Sexual Medicine un articolo che descrive il particolare caso clinico della paziente A. (55 anni) che prova l’orgasmo, diciamo, in un posto inatteso: nel piede sinistro.
Un orgasmo vero e proprio, come lo prova qualsiasi donna durante un rapporto intimo. Lei percepisce tutte le sensazioni connesse non nella zona in cui abitualmente si aspetta, ma nel piede sinistro.

Sembra che la causa di questo “spostamento di luogo” risalga ad una seria infezione del 2008. Nelle 3 settimane vissute in un’unità di terapia intensiva entrò pure in coma. Al suo risveglio, le prime strane sensazioni: “un bruciore o un formicolio accompagnati da ambigue emozioni al piede sinistro“. Un anno dopo, iniziarono gli orgasmi al piede. Ecco un passaggio significativo dell’articolo:

Si tratta di un vero orgasmo nel suo piede sinistro, simile all’orgasmo vaginale o clitorideo ma di durata più breve (5- 6 secondi), in assenza di desideri o pensieri sessuali. L’esperienza dell’orgasmo al piede sinistro è analoga a quella che prova con il marito durante il rapporto sessuale. Inoltre quando la paziente ha un rapporto fisico con il partner e ha un orgasmo, questo è seguito dalle stesse sensazioni orgasmiche nel piede sinistro. […] La signora A. riferisce che le sensazioni partono dal piede, passano dal polpaccio per giungere alla vagina, fino alla testa.

Lo so cosa stai pensando. Il piede… illustre parte del corpo cui milioni di persone volgono sessualmente l’attenzione. Anche Ramachandran nel suo Phantoms in the brains spiega il fenomeno del feticismo ipotizzando una “contiguità” fra i nervi del piede e i nervi dei genitali. Infatti, i nervi diretti al piede, al clitoride e alla vagina provengono tutti dallo stesso segmento S1-S4 della spina dorsale e molto probabilmente i nervi del piede della paziente furono danneggiati dall’infezione del 2008. Secondo gli Autori, però, al di là delle speculazioni che si possono fare sul feticismo, durante la guarigione deve essere accaduto una sorta di incrocio (cross-wire) rigenerativo tra i nervi del piede e quelli della vagina. Insomma, il cervello della signora A. ha iniziato ad etichettare la sensazione del nervo del piede come se provenisse dalla vagina, provocando di conseguenza il processo fisiologico dell’orgasmo. C’è da chiedersi quale particolare movimento o percezione del piede provocasse l’orgasmo. La causa quindi non è tanto di origine psicologico, ma di tipo neurologico.

Quindi, il cervello non sa distinguere un piede da una vagina? Domanda legittima, ma un po’ ingenua. Il cervello non è come noi immaginiamo che sia, un piccolo uomo dentro il cranio che raccoglie informazioni, dà comandi, pensa o sogna. Il cervello è costituito da miliardi di cellule nervose interconnesse tra loro e con tutto l’organismo. L’interconnessione non è lineare, ma circolare. L’interconnessione consente di mandare e ricevere in continuazione segnali tra il cervello e tutte le parti del nostro corpo per garantire un equilibrio standard in un ambiente interno ed esterno sempre in evoluzione. E quando una tessera del puzzle cambia, che sia l’amputazione di un arto (allora abbiamo un arto fantasma) o il trauma di un fascio nervoso al piede (allora la produzione di un orgasmo al piede), o la manipolazione sperimentale di una mano di gomma, l’interconnessione si riorganizza. Cambia la struttura, ma l’organizzazione rimane la stessa.

Un’iniezione di anestesia in uno dei segmenti coinvolti della spina dorsale da cui discendono i nervi che vanno al piede e alla vagina, ha posto fine all’insolito orgasmo della paziente. A quanto pare, la vagina e il clitoride sono rimasti gli unici detentori del piacere sessuale della signora A.

Sospetto che non guarderà più il suo piede esclusivamente come un normale mezzo di locomozione.

link all’articolo sul The Journal of Sexual Medicine

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