Breve cronaca di uno scambio di battute tra professionisti.
Un collega mi parla del suo lavoro e fa cenno di un ragazzo autistico che segue e della curiosa tendenza di questi di spremere o rovesciare il sapone liquido quando si fa la doccia e c’è la madre presente.
“E’ come una sublimazione del desiderio sessuale verso la madre“. Il mio compagno di viaggio extraterrestre sta per chiedermi spiegazioni. So bene che il collega avrà un’appassionata preparazione sul concetto di “desiderio sessuale verso la madre”. Si tratta di un famoso argomento che ha ricevuto approfondite analisi da molti importanti studiosi.
Ma prima che il collega inizi la sua dissertazione, gli rivolgo una domanda: “Che prove hai a riguardo?”.
Nessuna.
In sostanza, era in grado di citare quella sterminata letteratura sulla sublimazione che, impietosamente, non aveva alcun legame con l’episodio concreto del ragazzo autistico sotto la doccia che svuota lo shampoo.
Una cosa su cui riflettere con calma e urgenza: prima di parlare dei propri schemi è preciso dovere di un professionista mettere da parte gli schemi e far posto ai fatti.