Bullshit o l’arte di sparare stronzate

2015-12-11_184329

Prendi nota: adesso è dimostrato che tanto più le spari grosse tanto più la gente è disposta a credere alle tue stronzate. Bullshit* è il termine designato per definire quelle affermazioni che fanno impressione ma che nella sostanza sono prive di significato.

In un esperimento i ricercatori hanno utilizzato un generatore di frasi  (The New Age Bullshit Generator e Wisdom of Chopra) che avessero una minima struttura sintattica (ad esempio, il significato nascosto trasforma la bellezza in un’incomparabile astrazione) e poi le hanno sottoposte ai partecipanti, i quali valutavano l’eventuale profondità di significato di quanto letto. L’elaborazione dei loro punteggi dava la misura del loro bullshit receptivity score, cioè il valore della ricettività alle cazzate

Indovina un po’? La maggiorparte dei soggetti giudica profonde le frasi ad effetto e, in particolare, per il  27% del campione espressioni enigmatiche e senza senso vengono percepite da “abbastanza” a “molto profonde”. Inoltre, la correlazione è più evidente in chi è incline ad una visione superstiziosa del mondo, manifestando ad esempio credenze sul paranormale, su teorie complottistiche o medicine alternative. Al contrario scetticismo e pensiero critico sono le caratteristiche più diffuse in chi non si lascia impressionare facilmente da frasi ispirate senza alcun reale fondamento.

Ok, quest’ultima correlazione sembra anch’essa un po’ ad effetto. I creduloni ci cascano di più rispetto ai cervelloni? Per esperienza, registro queste conclusioni con riserva. Ok, sappiamo anche che guru, sapienti e grossi pensatori spesso provengono da discipline cosidette umanistiche dove contano più le parole che i fatti. Anzi contano più le parole che l’analisi logica insegnata alla scuola primaria. Ok, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti – potremmo chiamarli psicoculturisti – hanno sempre avuto una vocazione letteraria. Ok, anche illustri rappresentanti delle scienze dure cadono in tentazione, ma spesso sono buontemponi che dopo una lunga vita spesa a fare ricerca competitiva si rilassano e scrivono un paio di libri dove riversano idee che assomigliano più ad esperimenti letterari che scientifici. Ok, c’è poi la categoria degli infiltrati, coloro i quali estraggono qualche nozione scientifica da qualche parte e le inseriscono in megabullshit senza alcun pudore. 

Ma perché tutta questa gente è così impegnata ad esibire frasi ad effetto e teorie confusionarie? Perché come dimostra causticamente la ricerca: c’è sempre gente che se la beve. 

 

link all’articolo di ricerca

*Bullshit: cazzate, stronzate, puttanate, cagate, palle, fesserie, cavolate, cretinate, scemate, balle.

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